Roberto Carretta

L'autore

Sono molto affezionato a una citazione di Jacques-Bénigne Bossuet:

Non può esserci forza se non c’è segretezza. Chi non può tenere a freno la lingua è una città  senza porte né mura. Da tutte le parti lo si attacca e lo si invade. Mentre è segno di follia il troppo parlare, saper tacere è segno di saggezza. Anche un pazzo può passare per saggio, purché resti silenzioso.

Pensiero che condivido, anche per la sua ambiguità.
Scrivere è un esercizio silenzioso, che libera una parola muta cui gli altri danno voce.
Torino è un ottimo posto per esercitare questa insolita forma d’artigianato. Anche per questo, dopo esserci nato l’8 dicembre 1963, continuo a viverci.
Diceva De Chirico che le sue vie dritte, le lunghe prospettive sono un invito alla metafisica, il che non è stato indispensabile ma mi ha aiutato a laurearmi in filosofia.
Non amando parlare di me e non ritenendolo assolutamente necessario - scrivere è un maniacale dire di sé parlando d’altro - credo di aver detto l’essenziale.